Buon senso, competenze tecniche, affidabilità e precisione, ma soprattutto non farsi influenzare da pressioni esterne.
Francesca Rambaudi, Investor Relations Director di Amplifon Spa, leader mondiale nelle soluzioni e nei servizi per l’udito, quotata al segmento STAR di Borsa Italiana con una market cap di circa 1,7 miliardi di €.
In Amplifon dal Novembre 2015 Francesca ha costruito le sue competenze finanziarie nell’investment banking di banche di affari internazionali quali Schroders/Citigroup e JP Morgan. Per 5 anni è stata l’Investor Relations Director di Sorin Group, oggi LivaNova.
1. Cosa ha ispirato il suo ingresso nel settore delle Investor Relations?
Dopo molti anni nell’Investment Banking di banche d’affari internazionali avevo voglia di passare “dall’altra parte” – dal lato delle corporate. Cosa potevo fare in azienda alla luce della mia passata esperienza – in M&A e, soprattutto, in Equity Capital Markets. Lo sbocco nella funzione Investor Relations mi sembrava la più logica. Conoscevo bene il mercato dei capitali, il mondo degli analisti finanziari e degli investitori istituzionali italiani ed internazionali e le operazioni sul mercato azionario – quotazioni in Borsa, aumenti di capitale, emissioni obbligazionarie, collocamenti azionari. Mi sembrava lo sbocco più naturale per passare dalla parte dei miei “vecchi clienti”….Non è un caso che proprio oggi, infatti, sono in Amplifon, società di cui ho seguito la quotazione in Borsa nel lontano 2001 quando lavoravo nelle banche d’affari.
2. Quale pensa che siano gli skills più importanti per un IRM?
Sono tre a mio parere, gli skills principali di un buon Investor Relator:
A – le competenze tecniche – la conoscenza dell’ambito normativo-regolamentare di riferimento, le competenze finanziarie e le capacità interpersonali….di comunicazione
B – l’affidabilità e la precisione. Ricordo come fosse ieri il mio primo giorno di lavoro e l’incontro con il “mio primo analista finanziario” – Stefano, oggi un amico – il quale mi disse solo “Francesca, non preoccuparti mai se non sai una risposta alle nostre domande, il tuo lavoro non è sapere tutto sulla azienda, ma semplicemente sapere dove cercare la risposta e poi fornirla in modo tempestivo e corretto al tuo interlocutore”. Mai suggerimento è stato più veritiero ed apprezzato!
C – il buon senso! Ricordarsi sempre che la comunicazione migliore è l’assoluta trasparenza…la reputazione e la credibilità di un’azienda si costruisce in anni….ma è sufficiente una comunicazione sbagliata per rovinarla.
3. Cosa le piace di più del suo lavoro?
Le relazioni con le persone! Con gli analisti finanziari, con gli investitori istituzionali, con gli investitori retail ma anche quelli che si instaurano all’interno della propria azienda, non solo con l’Amministratore Delegato o il CFO o la funzione Finance, con cui si interagisce su base giornaliera, ma con tutti i colleghi, anche e soprattutto di business, con cui si costruiscono rapporti interpersonali per potere effettivamente essere in grado di rispondere nel modo più accurato a tutte le domande sulla propria azienda e riuscire a comunicare la visione, la cultura, i valori dell’azienda di cui si fa parte.
4. Cosa fa per rilassarsi dalla pressione causata dall’essere un IRM costantemente alle prese con i mercati finanziari?
Cerco semplicemente di non farmi costantemente influenzare dall’andamento dei mercati finanziari e dall’andamento del titolo. All’inizio della mia esperienza professionale guardavo spesso all’andamento del titolo – oggi molto meno. La volatilità dei mercati finanziari è molto elevata, l’andamento azionario di società mid-cap, come la mia, spesso risentono di fattori esterni su cui non è possibile avere controllo o influenza. L’importante è portare avanti il proprio lavoro con professionalità, senza farsi influenzare da pressioni esterne.
5. Che consigli per lo sviluppo professionale può suggerire a chi intraprende questo lavoro?
Non ho particolari consigli da elargire a chi vuole intraprendere questo lavoro. E’ un lavoro che si può avviare sin dall’inizio della propria carriera professionale, o a cui si può arrivare dopo una precedente esperienza – come nel mio caso – in Finanza/Banche d’affari, nella Comunicazione o in altre funzioni aziendali. Ritengo sia un lavoro bellissimo, che consente di conoscere la propria azienda, il settore di riferimento e le logiche dei mercati finanziari e, al contempo, costruire e alimentare rapporti con il mondo esterno.
6. Qual’è il cambiamento più rilevante che ha visto nel settore delle Investor Relations da quando è iniziata la sua carriera?
L’incremento di professionalità in Italia – non solo per chi esercita tale funzione ma soprattutto per la crescente rilevanza associata a tale funzione da parte del vertice aziendale.
7. Qual’è la lezione professionale più importante che ha imparato nella sua vita professionale?
Al di là dei numeri, dei risultati trimestrali o annuali o di altre newsflow aziendali, ci sono aspetti che attengono alla vita reale che per me hanno rappresentato un’importante lezione nella mia vita professionale. Questo è successo, ad esempio nella mia precedente esperienza professionale, quando mi ha chiamato il Signor Piero, un paziente di 82 anni sottoposto ad un’operazione di cardiochururgia per la sostituzione della valvola aortica, il quale voleva ringraziare la società per cui lavoravo per il dispositivo all’avanguardia che gli era stato impiantato; dispositivo che gli ha consentito un breve decorso e il ritorno a vivere! Anche oggi, in Amplifon, sono particolarmente orgogliosa di fare parte di una società che aiuta le persone a migliorare l’udito e soprattutto la qualità della vita – consentendo a milioni di persone di riscoprire i suoni e le emozioni della vita.
8. Ci racconta qualcosa di insolito che le è capitato come Investor Relator?
Ho affrontato alcune situazioni di “crises management”, situazioni di grandi complessità, o gravi situazioni di vita aziendale, inaspettate e imprevedibili, che si spera non si debbano mai affrontare, comunicare, spiegare…quando il telefono – sia fisso che cellulare – squilla ininterrottamente per 12 ore consecutive e, al contempo, il titolo scende in Borsa. Un esempio fra tutti: il terribile terremoto dell’Emilia Romagna che nel 2012 ha colpito – e in parte distrutto – uno dei maggiori siti produttivi dell’azienda per cui lavoravo. L’evento, con grave impatto finanziario sull’andamento economico-finanziario della società – e fortunatamente nessuna vittima fra i colleghi – è stato affrontato con la massima professionalità e trasparenza sotto tutti gli aspetti e così anche nella comunicazione. Una comunicazione realistica, tempestiva e trasparente paga sempre. Esperienze tali, sebbene affrontate in un clima di forte pressione, arricchiscono notevolmente la propria professionalità.
9. Ci dica qualcosa a proposito di una situazione stimolante con cui ha avuto a che fare e come è stata affrontata
Situazioni stimolanti ne ho vissute diverse, ad esempio la partecipazione all’importante operazione di fusione con una società americana nella mia precedente esperienza professionalee l’attuale stimolante sfida di una nuovo percorso professionale in Amplifon.
10. Cosa vorrebbe dire ad un giovane professionista che sta considerando l’idea di entrare nelle Investor Relations?
Un bellissimo lavoro per molte ragioni …. come mi mi auguro sia trapelato dall’intervista!